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Il filo interdentale, insieme allo spazzolino manuale od elettrico, è uno strumento fondamentale  per una corretta igiene orale.

Amato, ma soprattuto odiato dalla maggior parte della gente, aiuta a completare l’ igiene quotidiana e a prevenire carie interdentali ed infiammazioni della papilla gengivale dovute ad un eccesso di accumulo di placca in quelle zone.

QUANDO LO DEVO USARE?
Il filo interdentale va usato almeno una volta al giorno tutti i giorni:

  •  prima di lavarsi i denti: suggerito in particolare dalla scuola americana  in modo da rimuovere la placca interdentale per poi utilizzare lo spazzolino e avere così una rimozione completa dei residui.
  • dopo aver lavato i denti: si effettua la quotidiana igiene orale con spazzolino manuale od elettrico dopo di che si usa il filo interdentale per completarla.

 

QUANTI TIPI DI FILO INTERDENTALE ESISTONO?

 in commercio  tra gli scaffali di farmacie e supermercati possiamo trovare una ricca varietà di fili interdentali: cerati, non cerati, spugnosi, semi-spugnosi,forcellini tendifilo, insomma sono davvero tanti.

Filo interdentale Igiene
Tipi di Filo interdentale

1)filo cerato: il classico filo interdentale che tutti conosciamo. ha l’aspetto liscio sembra quasi un nastro. adatto per quegli spazi interdentali molto stretti. ATTENZIONE! se usato in modo scorretto può provocare lesioni gengivali.

2)filo spugnoso: un filo interdentale diverso da quelli che normalmente si usano. all’apparenza più spesso rispetto a quello cerato ma grazie alla sua elasticità e conformazione spugnosa permettendo una maggiore ed efficace rimozione della placca. Consigliato per l’igiene di denti naturali ed impianti ed in assenza del filo semi-spugnoso si usa anche per apparecchi ortodontici fissi.

3)filo semi-spugnoso:  questo tipo di filo interdentale è adatto per la pulizia di impianti, ponti su denti naturali, impianti, protesi fissa su impianti ed apparecchi ortodontici. Sono formati da una parte più rigida, che per mette l’inserimento del filo tra gli spazi e da una parte spugnosa che ha il compito di rimuovere la placca.

4)archetti tendi filo: questi ausili sono formati da un archetto di plastica le cui estremità sono collegate da un segmento di filo ben teso. La funzione di questi forcellini è quella di agevolare l’uso del filo interdentale, ma dato che non si posso avvolgere intorno sl dente la loro efficacia rimane parziale

 

TIPI DI FILO ED IL LORO USO TIPI DI FILO ED IL LORO USO TIPI DI FILO ED IL LORO USO

TIPI DI FILO ED IL LORO USO

tipo di filo dente naturale impianto ponti/ apparecchi/ protesi su impianti
filo cerato X    
filo spugnoso X X  
filo semi-spugnoso   X X
archetto tendi filo X X  

 

 

PASSO DOPO PASSO PER L’USO DEL FILO INTERDENTALE

Prendi 30- 40cm di filo interdentale

Avvolgi le due estremità del filo sulle dita medie

 Arriva a formare un piccolo segmento e pinzalo tra indice e pollice

In modo molto delicato inserisci il filo tra dente e dente e fallo scorrere fino alla gengiva

Quando passi il filo intorno al dente avvolgilo creando delle C intorno ad esso

Ripeti l’operazione sia per la parte distale che per quella mesiale

Estrai il filo facendolo scorrere

 

Ripeti l’operazione per gli altri denti

CINQUE  GRANDI LEGGENDE METROPOLITANE SUL FILO INTERDENTALE:

 

  • QUANDO PASSO IL FILO MI SANGUINANO LE GENGIVE,PERCIO’NON LO PASSO. le tue gengive sanguinano al passaggio del filo interdentale poichè in quella zona vi è un maggiore accumulo di placca che determina l’ infiammazione gengivale. Più verrà passato il filo maggiore sarà il quantitativo di placca rimossa e conseguentemente ci sarà meno sanguinamento.

 

  • PASSARE IL FILO? NON HO TEMPO. Su dai è la scusa più vecchia del mondo. Davvero non hai un minuto per passare il filo interdentale alla sera? ne sei davvero sicuro

 

  • MENTRE PASSO IL FILO SI SFILACCIA O SI INCASTRA. la presenza di tartaro interdendale può far si che il tuo filo venga sfilaggiato o persino E’ inequivocabile segnale che è giunta l’ora per la detartrasi

 

  • TANTO NON SONO CAPACE AD USARLO. Siamo qua per aiutarti, coraggio!

 

  • IL FILO INTERDENTAL MI STA ANTIPATICO. Tu invece alle carie stai simpatico.

 

CONCLUSIONI

Il filo interdentale completa la tua igiene orale, non sottovalutare il suo aiuto nella prevenzione per una bocca più sana.

Rivolgiti al tuo dentista od igienista di fiducia, il quale saprà consigliarti.

 

 


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La sterilizzazione, anche in odontoiatria, è quel processo che tende a garantire la creazione di un ambiente sfavorevole per la crescita di microorganismi. In campo sanitario la sterilizzazione e la pulizia degli ambienti sono fondamentali.

Nella nostra struttura in nostro obiettivo è quello di garantire ambienti e prestazioni sicure per tutti i pazienti e per il nostro personale sanitario.

Il corretto risultato della sterilizzazione dipende dalle modalità di preparazione, confezionamento del materiale e dall’efficienza dei mezzi e dal loro corretto impiego.

Una volta che i ferri sono stati utilizzati, questi vengono presi e vengono messi all’interno di una vaschetta contenente del liquido battericida per circa un 15 minuti, successivamente vengono inseriti in uno strumento ad ultrasuoni nominato MULTISTERIL.

Il compito di quest’ultima è quello di garantire un corretto protocollo di sterilizzazione ed igiene.

Le funzioni della multisteril sono:

  • sciacquo: permette una detersione iniziale degli strumenti ed avviene attraverso l’utilizzo di getti d’acqua a pressione
  • detersione: fase che avviene con ultrasuoni per un tempo prefisso preimpostato
  • disinfezione: i materiali che stazionano all’interno dell’apparecchio vengono lavati con un liquido battericida
  • asciugatura: passaggio fondamentale che avviene attraverso l’immissione di aria calda forzata
  • fine del processo: viene segnalato grazie ad un suono.

    Lavaggio degli strumenti con Multisterl
    Multisteril: qui gli strumenti vengono posizionati dentro la vaschetta e vengono lavati per circa 50 minuti

Questo processo ha una durata di circa 56 minuti.
Una volta che gli strumenti sono stati lavati ed asciugati questi vengono suddivisi e successivamente imbustati.

L'imbustatrice permette di imbustare i ferriFondamentale è l’imbustatrice: la nostra, presente all’interno della clinica, permette di imbustare i ferri e segnare nella parte posteriore la data in cui questi sono stati sigillati. Questa data ha una scadenza (un mese) che permette di ricordare al personale quando è avvenuta la chiusura degli strumenti e nel caso, qualora fosse passato troppo tempo, questi vanno riaperti e bisogna di nuovo riiniziare con tutta la procedura di sterilizzazione.

 

 

Gli strumenti vengono sterilizzati nell'autoclave
Autoclave: dove gli strumenti vengono sterilizzati

Una volta imbustati si procede con la loro messa in autoclave. L’autoclave è uno strumento che permette l’eliminazione dei germi andando a sfruttare il vapore saturo sotto pressione, questo infatti causa dei danni irreversibili ai microorganismi. La durata standard della sterilizzazione in autoclave è di oltre 15minuti a 121°C,però per rendere inattivi e quindi uccidere i prioni si necessitano di almeno 30 minuti ad una temperatura di 134°C ad una pressione di 3bar.

Anche questo processo viene segnalato grazia ad una emissione acustica ed alla fine, si apre la macchina e gli strumenti sono pronti per essere utilizzati.

Ricordiamo inoltre che una volta al mese viene un infermiere per poter controllare che tutti questi processi e che tutto il materiale in nostro possesso sia in regola.

Il processo di igiene e di sterilizzazione riguarda anche i riuniti, le poltrone, del dentista. Tutti i nostri ambienti sono dotati di filtri autopulenti che permettono una corretta igiene ed un corretto mantenimento dell’ambiente di lavoro, il tutto per garantire la sicurezza del paziente.

Quando andate dal dentista e vi sedete sulla poltrona controllate sempre che gli strumenti siano chiusi e sigillati correttamente questo permette a voi stessi di tutelarvi e di essere protetti contro l’insorgenza e la proliferazione di malattie che potrebbero dilagarsi in ambiente sanitario.


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Il cattivo odore legato al corpo è uno dei principali tabù della nostra società capace di condizionare le relazioni sociali di tutti i giorni fino a comprometterle.

Tra gli odori sgradevoli a cui dobbiamo prestare molta attenzione vi è quello legato all’alito cattivo o meglio conosciuto come alitosi. Termine di origine in parte latina e in parte greca ( halitus= respiro, osis= anomalo) ,per alitosi si intende definire un odore sgradevole esalato con la respirazione o durante la fonazione.
Questo problema conosciuto fin dall’antichità poteva influenzare un matrimonio nella cultura sia greca che ebraica.

COM’È POSSIBILE SOFFRIRE DI ALITOSI?

L’alitosi, o se vogliamo fare quelli dotti “fetor ex ore”, può avere diverse origini.
Quella più comune, che rappresenta il 90% dei casi, è rappresentata dall’alitosi intraorale che a sua volta può distinguersi in permanente o transitoria. Questo tipo di disagio è dovuto principalmente alle condizioni di una scarsa igiene orale e aggravata, in alcuni casi, dalla malattia parodontale.
Altri tipi di alitosi sono dovuti a malattie come
-malattie respiratorie
-malattie gastrointestinali
-malattie sistemiche

PLACCA E BATTERI UNA MINACCIA ANCHE PER IL NOSTRO ALITO

L’odore acre che a volte proviene dalle nostre bocche è dovuto alla presenza di focolai batterici presenti in tasche gengivali, spazi interdentali e sulla lingua, ma non solo. Anche le ottururazioni e le ricostruzioni imperfette possono fungere da nido per le colonie batteriche.
L’origine dell’alitosi è associata alla degradazione dei residui di cibo da parte dei batteri presenti nella placca che dopo complesse reazioni chimiche formano composti volatili solfurosi e di metilcaptano responsabili dell’alitosi.

ATTENZIONE A QUELLO CHE MANGI

Vi sono alcuni alimenti che se ingeriti possono portare alla formazione di un’alitosi transitoria, tra questi abbiamo:

  • Aglio, perchè se si mangia l’aglio il nostro alito ha un cattivo odore? la molecola responsabile è l’allicina che origina il caratteristico odore dell’aglio. Questa, una volta ingerita si trasforma rapidamente in composti solfurei, che danno all’alito quel tono pungente. Il nostro corpo rapidamente metabolizza tutte le molecole, eccezion fatta per il solfuro di metili-allile che può rimanere in circolo per diversi giorni e una volta raggiunti i polmoni si può manifestare nel respiro.
    Lavarsi bene i denti può togliere i residui di aglio tra gli spazi interdentali riducendo così la formazione di composti solfurei.
  • Caffè e vino: la caffeina rallenta la produzione di saliva, che ha come compito principale quello dell’idratazone della mucosa orale
  • Formaggio e carni rosse: gli aminoacidi contenuti in questi due alimenti favoriscono la formazione di composti solforati volatili
  • Fumo
  • Alcool

DOVE SI TROVA LA SOLUZIONE?

Spazzolino e filo interdentale possono regalare brevi vittorie contro l’alito cattivo se usati in modo sporadico.
L’igiene orale effettuata correttamente e quotidianamente associata ad una regolare igiene professionale è un’arma in più che si ha per fronteggiare il problema dell’alitosi.
Durante l’igiene domiciliare particolare attenzione va rivolta alla pulizia degli spazi interdentali, spesso dimenticati, e alla pulizia della lingua.

Inoltre altri punti critici sono:

  • La pulizia sotto i ponti
  • L’igiene degli impianti
  • Un’attenta pulizia delle protesi

 

Per porre rimedio all’alitosi occorre sottoporsi a controlli dal dentista e sedute di igiene orale, almeno 2 all’anno. 


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Cosa sono gli impianti zigomatici?

Gli impianti zigomatici sono degli impianti che vengono utilizzati in caso di severe atrofie mascellari.

Impianti Zigomatici

Quando viene scelta questa metodica di intervento?

Questa metodica chirurgica viene scelta in caso di atrofia mascellare e qualora non fosse possibile intervenire con impianti convenzionali.
Spesso si sente dire “Lei non ha abbastanza osso e non si possono mettere in impianti per una protesi fissa”;  vero, a volte l’osso disponibile nella zona mascellare non è sufficiente per poter intervenire con degli impianti convenzionali ma questo problema  viene superato grazie all’utilizzo di impianti zigomatici che, come dice il nome stesso, vengono inseriti direttamente nello zigomo, bypassando il problema della disponibilità di osso.

Cosa sono le atrofie mascellari?

L’atrofia è una condizione caratterizzata da una riduzione di volume del tessuto osseo, già completamente sviluppato, con conseguente insufficienza funzionale. L’atrofia viene definita fisiologica quando le strutture vanno incontro a regressione naturale; può essere di origine traumatica o patologica in caso di traumi o di patologie.

Sono diversi rispetto agli impianti convenzionali?

Si, gli impianti zigomatici, sono diversi rispetto ai convenzionali. Sono degli impianti che sono stati sviluppati a partire dal 1988 da un medico di nome Branemark.  Sono più lunghi rispetto ad un impianto convenzionale e presentano una inclinazione che può andare dagli 0° a 60°.

Caso con mancanza di osso a livello del mascellare. Osso presente solo nella zona I ( come indicato in foto).

Possono sottoporsi tutti a questo tipi di intervento?

Per potersi sottoporsi a tale intervento , bisogna prima parlare con il medico o con lo specialista il quale deve andare a valutare la situazione globale delle arcate dentarie e dei suoi tessuti( seni mascellari) prima di decidere di intervenire. Viene quindi richiesta una TAC ed un ortopantomografia che possa permettere di valutare la situazione della nostra bocca. Successivamente verrà studiato il caso e si deciderà con quale tecnica intervenire.

Come si svolge l’intervento?

L’intervento viene eseguito in anestesia locale, con l’aiuto di un anestesista il quale permetterà di sedare il paziente in modo che al suo risveglio non si ricordi niente. La durata dell’intervento di solito è di un paio d’ore.

Potrei avvertire fastidio a causa di questi impianti?

Questi impianti, non presentano dei problemi particolari nel loro postoperatorio. Il decorso è sempre lo stesso: ghiaccio per i primi giorni e terapia antibiotica.

Dopo quanto tempo potrò riavere i denti?

Nell’arco delle 24 ore sarà possibile avere la protesi fissa senza alcun tipo di problema. Per i primi mesi si utilizza una protesi fissa provvisoria e poi successivamente si procede con una protesi fissa defintiiva.

 

Per maggiori informazioni potete rivolgervi al nostro centro. Vi ricordiamo di affidarvi sempre e solo a professionisti del settore. 


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Edentulia: cosa vuol dire? questo termine indica la mancanza dei denti in entrambe le arcate dentarie, anche conosciuta con il termine di edentulismo. Si tratta di una patologia che si riscontra,più facilmente, in pazienti al di sopra dei 65 anni di età; purtroppo però a volte può andare a colpire anche le persone più giovani.

Anche solo singolo dente mancante può avere un impatto negativo sulla nostra qualità di vita;possiamo facilmente immaginare cosa accadrebbe a persone completamente edentule (prive di denti su entrambe le arcate dentarie). Ecco perché è importante trovar una soluzione efficace ed a lungo termine per porvi rimedio.

Facciamo un piccolo passo indietro.

Quali sono le funzioni principali dei denti?

I denti svolgono un ruolo importante nella vita di ciascuno di noi, ci permettono di:

  • Mangiare
  • Sorridere
  • Parlare adeguatamente
  • Dona sicurezza a noi stessi
  • Rappresentano un simbolo di bellezza e di salute

 

La prima soluzione che viene proposta a pazienti di questo tipo è la dentiera, che però spesso non è la soluzione migliore. Chi porta la dentiera si lamenta spesso dei problemi e dei fastidi che ne derivano e nonostante i controlli periodi molti ne rimangono INSODDISFATTI.

Quali sono i limiti di una dentiera?

  • gestione fastidiosa e scomoda: le dentiere tendono ad essere poco stabili ed anche durante le normali attività quotidiane come la masticazione ed il parlare si possono avvertire dei fastidi dovuti al suo spostamento. Questo a lungo andare può portare ad infiammazioni dolorose.
  • Difficoltà nel parlare e masticare: come detto in precedenza le dentiere rendono difficile la masticazione, causando anche una negativa percezione del sapore e possono causare una alterazione delle parole. Questo può portare ad una difficoltà a parlare in pubblico.
  • Modifiche dell’aspetto: altro tema da non sottovalutare è l’alterazione dell’aspetto del volto; la mancanza dei denti fa apparire la persona meno giovane, le labbra non sono più supportate dall’interno così il mento ssi sposta in avanti e verso l’alto e le labbra si ritraggono all’interno.

 

Foto di una paziente edentula e di come può cambiare l’aspetto di una persona.

Paziente Edentula ( Ph. Credit NobelBiocare)

Paziente subito dopo l’intervento di Implantologia

Paziente che ha subito intervengo di implantologia con inserimento di una protesi fissa ( Ph. Credit NobelBiocare)

Cosa fare quindi in casi di edentulismo?

Qualora fosse possibile, sotto consiglio del dentista e dopo una accurata visita, si può pensare di intervenire con l’utilizzo degli impianti dentali.In particolare si dovrà intervenire con un intervento di implantologia dentale avanzata che vada a riabilitare tutta la bocca.

In molti casi viene utilizzata una tecnica definita ALL-ON-4.

Cosa è un ALL-ON-4?

La tipologia di impianto All-On-4 è una tecnica di implantologia avanzata che permette di andare a riposizionare tutti i denti mancanti facendo leva su 4 impianti.

Si tratta di un intervento chirurgico che viene eseguito in giornata, vengono posizioni i 4 impianti che faranno da sostegno alla protesi.

In seguito all’intervento viene messa una protesi fissa, ma provvisoria.

nel giro di pochi mesi,si lascia passare un breve periodo di tempo affinché i tessuti  possano rigenerarsi,si completerà il tutto con la formazioni e la creazione di un protesi fissa DEFINTIVA.

Questo intervento viene eseguito in giornata e permette una riabilitazione TOTALE della BOCCA in sole poche ore ed in una sola seduta.

All-On-4 NobelBocare (Ph. Credit Nobel Biocare)

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Gli impianti dentali sono dei presidi medico chirurgici che permettono la riabilitazione sia estetica sia funzionale della nostra bocca. Anche definiti “radici artificiali” in quanto vengono inserite all’interno dell’osso mascellare o dell’osso mandibolare per andare a sostituire il o i denti mancanti.

Come è fatto un impianto?

L’impianto è un piccolo dispositivo in titanio dalla forma cilindrica con lunghezza e spessore che vengono scelti, dal medico, in base alla fisionomia della bocca ed alla quantità di osso del paziente.

 

 

L’impianto è formato da 3 parti:

  • Impianto (la vite): rappresenta la componente che verrà inserita all’interno dell’osso.
  • Il moncone (o abutment) : struttura con la funzione di mettere in contatto la vite con la componente protesica ( la corona del dente)
  • Protesi: corona del dente che andrà a sostituire la corona naturale del nostro dente

 

Di che materiale è fatto un impianto?

Gli impianti vengono realizzati in titanio: si tratta di un materiale biocompatibile che non comporta reazioni di rigetto da parte dell’organismo. Il rigetto infatti nel campo dell’implantologia dentale NON esiste dal momento che non esiste alcuna reazione immunologica sfavorevole, come può succede nei trapianti di organi da donatori. L’impianto, successivamente diventerà un corpo unico con l’osso, ossia avverrà una “osteointegrazione”.

 

Come si interviene?

Dobbiamo chiarire che è sempre il medico, o l’odontoiatra, a decidere se procedere o meno con un intervento di implantologia. Per poter fare questo si deve pianificare uno studio del caso. Viene richiesto di eseguire una panoramica (o una TAC in base alle necessità),tramite questa il chirurgo sarà in grado di valutare la disponibilità di osso del paziente e potrà decidere di intervenire con la procedura.

 

È doloroso?

Gli interventi di implantologia vengono eseguiti in anestesia locale e non sono interventi dolorosi. Qualora il paziente fosse particolarmente ansioso o spaventato dal dentista, si può procedere anche con l’ausilio della sedazione cosciente.

 

Perché decidere di procedere con questo tipo di intervento? 

Si decide di procedere con questo intervento per svariati motivi in quanto la mancanza di uno o più denti possono:

  • Creare problemi sia a livello estetico
  • creare problemi alla buona funzionalità della masticazione

tutto questo perché la mancanza di uno o più denti tende a far sì che i denti rimanenti si spostino per riempire lo spazio lasciato vuoto facendo sì che le arcate non si chiudano più in maniera corretta.

 

Benefici di questo tipo di intervento?

Questo intervento permette:

  • Corretta riabilitazione della zona nella quale è venuto a mancare un dente
  • Ottimi risultati a livello estetico
  • L’impianto è una soluzione fissa, quindi sarà come tornare a riavere il proprio dente.

 

Vi ricordiamo di affidarvi sempre a delle strutture specializzate e ad un personale qualificato. Per qualsiasi domanda o chiarimento parlatene con noi e non esitate a farci domande.


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Parlando di tecnologia e di odontoiatria non possiamo non parlarvi del CEREC.

Cosa è il CEREC?
Il CEREC, acronimo delle parole CEramic REConstruction ( Ricostruzioni in Ceramica), è un sistema  che permette di realizzare in tempo reale e con estrema precisione ,senza l’utilizzo di impronte o di restauri provvisori, corone, faccette o otturazioni.

Come Funziona?

Grazie all’utilizzo di una piccola ed altamente sofisticata telecamera endorale, è possibile procedere con l’acquisizione delle impronte senza l’utilizzo di fastidiosi materiali.

chirurgia ad ultrasuoni
Telecamera indorale che permette acquisizione delle immagini

Le immagini verranno poi direttamente indirizzate un computer il quale attraverso un software 3D elaborerà una immagine del progetto e/o del restauro da realizzare nei minimi dettagli. Il progetto verrà così inviato automaticamente ad un fresatore odontoiatrico il quale avrà la capacità di plasmare completamente un blocchetto di ceramica e di creare il nostro prodotto finito (il dente) che verrà poi consegnato al paziente.

Che materiali vengono usati?
I materiali utilizzati hanno caratteristiche simili allo smalto naturale, sono biocompatibili e sono altamente resistenti all’abrasione. Permettono di ottenere ottimi risultati estetici.

Fresatore Odontoiatrico

 

In quanto tempo avviene tutto questo?

é possibile effettuare dei restauri anche in una sola mezza giornata. Il paziente viene fatto entrare al mattino, vengono prese le impronte e poi gli si può chiedere di tornare dopo qualche ora, non appena il fresatore odontoiatrico avrà finito di plasmare il blocchetto di ceramica. In base alla grandezza del restauro, a volte viene anche richiesto un tempo di soli 5 minuti.

 

 

In conclusione quali sono i vantaggi?

Questo sistema all’avanguardia consente di:

  • avere dei lavori molto più precisi. Le immagini che vengono acquisite dalla telecamera e poi successivamente elaborate , sono immagini molto dettagliate con particolari che potrebbero sfuggire all’occhio umano
  • permettere di ridurre i tempi di attesa per la consegna del lavoro e quindi accelera notevolmente le tempistiche di lavoro;per il paziente si avrà un minor tempo di attesa, minori sedute dal dentista e meno anestesia.
  •  i materiali con cui vengono realizzati i lavori sono in ceramica integrale completamente prive di qualsiasi lega metallica.
  • il livello estetico e la somiglianza ad un vero e proprio dente saranno notevoli. Sarà quasi impossibile distinguere il dente creato con cerec con il proprio dente naturale.
Blocchetto in ceramica che verrà modificato ed arriverà a ricreare un dente
Denti formati dal blocchetto di ceramica

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Quante volte è capito di lavarci i denti e vedere le nostre gengive sanguinare appena lo spazzolino le sfiorava? E quante volte ancora le abbiamo viste rosse, gonfie e doloranti?
Ebbene si signori, il rossore, il gonfiore e il sanguinamento sono dovuti, nella maggior parte dei casi ad una scarsa igiene orale che, a causa degli accumuli di placca e tartaro presenti sui colletti dei nostri denti, porta ad un’infiammazione gengivale ovvero ad uno stato di gengivite.

 E’ molto importante, se non fondamentale, non trascurare questi segni di infiammazione poiché da una condizione gestibile e reversibile come può essere la gengivite (che altro non è l’infiammazione delle gengive) si può passare ad uno stato irreversibile di parodontite o piorrea ( che invece coinvolge l’osso di sostegno dei nostri denti).


I motivi per cui le nostre gengive sanguinano
Oltre ad una scarsa igiene orale le nostre gengive possono sanguinare anche per i seguenti motivi:

  • malattie sistemiche come diabete mal controllato, leucemia, emofilia;
  • carenze di vitamine come : vitamina k o vitamina c;
  • assunzione di farmaci anticoagulanti : coumadin ( wafarin), eparina, aspirina che eleva il rischio di sanguinamento;
  • alcuni cambiamenti ormonali durante le fasi di pubertà e gravidanza;

Campanelli di allarme, segni e sintomi:

  • Rossore
  • Gonfiore, in particolare nelle zone interdentali dove è presente la papilla
  • Sanguinamento spontaneo o alla sollecitazione ( quando ci si lava i denti)
  • Dolore

Trattamento
Non esitate di rivolgervi al vostro dentista appena vi rendete conto che il sanguinamento diventa più frequente. Vi saprà indicare la giusta terapia e il giusto trattamento.
Importanti sono le frequenti sedute di igiene orale ( ablazione tartaro o detartrasi) con le quali si aiutano le gengive a ritrovare lo stato di salute.
Su consiglio del dentista e dell’igienista vi verranno dati i giusti ausili per un’ igiene orale corretta ( tipo di spazzolino più adeguato, colluttorio e filo interdentale).

 

Istituto Odontoiatrico Dr. Bottino
Viale Fasano 4, 10023 Chieri (TO)
0119424660


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Il tuo sorriso? Il tuo successo!

Un bel sorriso può cambiare davvero tutto. La tua sicurezza. Il tuo aspetto. La tua vita.

Al giorno d’oggi sotto l’influenza dei media e delle celebrities gli interventi di chirurgia e di medicina estetica sono sempre più presenti nel nostro quotidiano. Gli stili di vita sono in continuo mutamento e la bocca ed il sorriso assumono un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali e nella costruzione della nostra immagine.
La maggior parte delle persone ritiene che il sorriso sia una vera e propria risorsa per le interazioni sociali ed un’altra importante fetta considera un “brutto sorriso” come un ostacolo al successo sia in campo lavorativo che non.
Prendersi cura del proprio sorriso sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista estetico aumenta la fiducia in se stessi e modifica il proprio rapporto con gli altri.
Per ottenere tutto questo, in campo odontoiatrico, si può intervenire con Invisalign.

Ma cosa è Invisalign?
Invisalign è un sistema ortodontico che permette il corretto allineamento dei denti avvalendosi di una serie di aligner (allineatori) quasi invisibili, creati su misura per i tuoi denti, in modo da offrirti il massimo comfort. Gli aligner vengono progettati dallo specialista invisalign certificato mediante un software 3D chiamato Clin Check; sulla base di questo progetto vengono creati un numero variabile di allineatori che  verranno sostituiti ogni due settimane, in modo da permettere uno spostamento graduale dei denti, settimana dopo settimana, fino a raggiungere la posizione finale prevista.

La comodità dell’Invisalign è dovuta ad alcune sue caratteristiche:invisalign-vantaggi

  • Rimovibile: le mascherine possono essere rimosse per mangiare, bere e per le occasioni importanti
  • Personalizzato: viene fatto su misura poiché il medico prenderà le impronte in modo da creare degli allineatori che si adattino perfettamente alla dentatura
  • Comodo: non irrita le gengive o il cavo orale
  • Trasparente: gli aligner sono pressoché invisibili e difficilmente qualcuno li noterà.
  • Igiene: a differenza di un apparecchio fisso,gli allienatori sono totalmente igienici e permettono una corretta igiene orale in modo da prevenire patologie parodontali.
  • Durata: la durata del trattamento varia dai 9 ai 18 mesi (circa)

Alcuni casi trattati con Invisalign*:
Caso 1:

Prima del trattamento:

kirsty_before

Dopo il trattamento
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Caso 2:

Prima del trattamento
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Dopo il trattamento
vincent_after

*Casi presi dal sito Invisalign

L’Istituto Odontoiatrico Dr. Bottino è un centro specializzato nell’utilizzo di Invisalign. Diffidate sempre dalle imitazioni e confidate sempre nella figura di uno specialista.

Per maggiori informazioni chiamate il nostro centro al numero 0119424660

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Prendersi cura dei nostri denti e del loro stato di salute è sempre importante, per questo occorre sottoporsi a controlli periodici dal dentista ed occorre prendere parte a sedute di igiene orale.
Il termine tecnico utilizzato dai professionisti del settore per indicare la pulizia dei denti è “detartrasi”, sinonimi di questo termine sono: “ablazione del tartaro” oppure “ seduta di igiene dentale”.
L’igiene orale, fatta a casa,per quanto venga fatta quotidianamente, non è sufficiente per rimuovere completamente il tartaro e la placca che si accumulano nei denti.

 

Cosa è la placca?
La placca è un aggregato composto da residui di cibo, cellule in disfacimento e da batteri prodotti dal loro metabolismo. I residui di placca non rimossi dallo spazzolino, dal filo interdentale e dai risciacqui, subiscono un processo di mineralizzazione che li trasforma in un composto chiamato TARTARO . Il tartaro non può essere rimosso con i normali metodi casalinghi e per questo si interviene con una seduta di igiene dentale effettuata dall’Igienista Dentale.

Quali sono i vantaggi di una detartrasi?
La pulizia dentale professionale permette il corretto mantenimento dello stato di salute dei denti e permette di prevenire numerose malattie dentali e gengivali.

  • Permette la rimozione del tartaro non solo in superficie ma anche nelle zone interdentali e nello strato sottogengivale.
  • Rinforza i denti
  • Previene la formazione di patologie dentali (parodontite), carie e gengiviti
  • Previene l’indebolimento dei denti e la loro perdita
  • Ridona un colorito sano ai denti e previene la formazione di macchie dovute alle nostre abitudini quotidiane (caffè, thè , fumo..ecc.)
  • Rappresenta un rimedio contro l’alitosi

Ogni quanto fare la detartrasi?
Gli igienisti dentali consigliano una seduta di igiene orale una volta ogni 6 mesi o al massimo una volta all’anno. La pulizia dentale deve essere inoltre supportata da una visita specialistica dal dentista in modo da prevenire processi cariogeni che potrebbero instaurarsi.

È dolorosa?
È una domanda che si pone la maggior parte della gente; a dire il vero è una pratica che – nella maggior parte dei casi – viene eseguita in assenza di anestesia (salvo pazienti con una spiccata sensibilità dentinale) e viene supportata abbastanza bene senza particolari problemi.

 

Si consiglia di sottoporsi a sedute di igiene orale solo con professionisti del settore, diffidate sempre da personale non specializzato. L’igienista dentale è una professionista laureato che ha studiato e seguito un corso di studio per poter effettuare questi trattamenti.

 

Prenditi cura del tuo sorriso ogni giorni e ricorda: prevenire è meglio che curare. La scelta dipende da te.

Per maggiori informazioni sulle sedute di igiene dentale e sui nostri servizi contattaci al numero:

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Istituto Odontoiatrico Dr. Bottino

 


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